Sono stanco di te! Hai mentito sapendo di mentire, eppure lo sai? Eri più sincera quando mi raccontavi palle a profusione.
Voglio scappare lontano da te finchè sono in tempo per farlo; via ... lontano dove non potrai più trovarmi.
In ogni caso, solo adesso, ho la certezza che la mia condanna, per chi sa quale peccato, non sarà più eterna. La tua ombra, ancor più offuscata dai miei pensieri, non sarà più presente. Forse ti vedrò spiaccicata su di un cartellone pubblicitario, in alto dove guardare non fa, ormai più, venire le vertigini oppure e, più probabile, ancora al solito posto, a cercare il tuo esistere assurdo ai bordi di una strada di periferia.
Stai molto attenta: questa volta non mi fermerò ... devo andare via.
Mi mangerò quella pece appiccicosa che hai calpestato per troppo tempo. Lancerò la mia auto a tutta velocità… con la certezza che tu resterai indietro, ecco quello che farò!
Correre ... correre via, lontano da te e la tua maniacale perversione di rendermi la vita impossibile.
Hai ragione non è tutta colpa tua: ci ho messo parecchio di mio e adesso scappo. Codardo, io? No ti sbagli, forse pazzo ... Un tempo. Ora la mia follia trasfigura, e trascende ogni confine accompagnandomi per mano verso il tangibile: verso la realtà. Stop alle fantasie, planiamo verso il noto: basta alle incognite voglio solo quanto di più esplorato possa trovare sulla mia strada ... "Run on my own just wanna run!".
Grido forte. Prendo tra le mani la testa e cerco di fermarla: non ti voglio più vicino a me: cazzo te l'ho detto non so quante volte, che non basta coltivare un seme tra le dita per vederlo crescere.
Certo, non sono l'uomo che tu pensavi fossi, ed è per questo che mi dileguo con gli squarci ora rimarginati che mi lasci come remoto.
E' inconcepibile: mentre ti parlo, il mio silenzio scorta la certezza che, finalmente, non ci sarà più chi mi urlerà di te.
Mi sto propagando rapidamente in una nuvola rossa, lontano da qui, dove la musica ti spacca dentro e le sigarette non arrecano solo danno.
Cosa mi hai fatto? Cosa sarà di me? Al quesito, per adesso, non so dare risposta. Credo pero di non valere un trattamento di questo tipo: il dolore non è per me: il dolore non dovrebbe essere di alcuno! Mi sento come un Highlander della commiserazione, della questua perpetua e dell'anarchia mentale. Questo mi hai reso, complimenti: "ecce homo!”.
Una settimana, ti è stata sufficiente una settimana.
Lontano, ed est, sentirò delle voci stonare una canzone idiota che inevitabilmente mi porterà l'eco dei tuo vivere di merda. Hai avuto tutto da me e avresti potuto avere ancora molto di più se solo avessi avuto il coraggio di dire anche solo una volta "si", invece dei tuoi monocordi "non so”.
Penetrando il mio corpo, hai demolito il mio cuore e lacerato l'anima, lasciandomi solo con il mio silenzio, lo stesso che oggi non è più paura. Ritenevo di essere uno tra i tanti, impresso nel canone stereotipato della normalità. Invece no, ce l'hai fatta alla fine.
Tornerò da dove sono venuto ma non sarò più solo. La solitudine è un male infinito ergo, porterò sempre con me il mio ricordo di anni passati insieme. Finalmente avrò la compagnia di un anelito quasi sfuggito ma ritrovato e, sopra tutto, non sentirò più la tua presenza.
Il segreto è avere ricordi e saperli vivere, gestire ed affrontare. Questo ti lascio come piccolo insegnamento dei tutto personale.Una settimana da vivere per sempre per non dimenticare che anche io esisto...io sono passato e di te, ora per me, solo il nulla.
Ho chiuso un capitolo; con la sua bacchetta magica una Fata, venuta da chissà qual posto lontano, ha fatto svanire "una settimana per sempre" e tutto quello che ha rappresentato.Una Fata può esistere, le favole possono esistere: basta aprire gli occhi. Io della Fata mi sono innamorato, lei mi tiene per mano ed io non ho più timori.
Sai, devo ringraziarti sei stata e ora non più ma, il tuo breve vivere mi ha fatto comprendere che se voglio Esistere debbo farlo con dignità, quella che tu non hai mai avuto...quella che nessuna ha mai avuto. Grazie davvero.
Ora e sino a quando gli alieni vorranno, vivrò con un solo unico pensiero: quello di una Fata da me arrivata per caso, improvvisa come un temporale d'estate che, dopo il tuonare tempestoso lascia dietro di se l'aria fresca che finalmente puoi respirare senza rischio di soffocare.
Sei finita, è finita la mia, la tua e... la vostra settimana per sempre.
Ora per me -poco importa per quanto- tanti elementi solidi sui quali iniziare la costruzione di un amore in un castello di pietre e non di ghiaccio.
Benvenuta nella mia vita Fata e, se ti riesce, cerca di non farmi male.
2 commenti:
E poi sia...Perchè mai, MAI, tu possa dire che non ti parlo di quel che mi muove, e, male o bene, mi spezza a metà e lascia profondissime cicatrici. Allora un copiaIncolla di quel che hai fatto, senza sapere, e hai detto, senza immaginare, e adesso rimbomberà dentro al mio ego malato, perverso, e sono certà non lascerà sia godere, ma soffrire. Ancora.
"Correre ... correre via, lontano da te e la tua maniacale perversione di rendermi la vita impossibile. Hai ragione non è tutta colpa tua: ci ho messo parecchio di mio e adesso scappo."
"Ora la mia follia trasfigura, e trascende ogni confine accompagnandomi per mano verso il tangibile: verso la realtà. Stop alle fantasie, planiamo verso il noto: basta alle incognite voglio solo quanto di più esplorato possa trovare sulla mia strada ..."
"Hai avuto tutto da me e avresti potuto avere ancora molto di più se solo avessi avuto il coraggio di dire anche solo una volta "si", invece dei tuoi monocordi "non so”.
Penetrando il mio corpo, hai demolito il mio cuore e lacerato l'anima, lasciandomi solo con il mio silenzio"
Io, alieno inconsapevole veggente del tuo essere non potevo sapere. Ho in seguito intuito e poi avuto certezza.
Sappi che, se MAI, la tua voce divenisse portatrice diretta di lacrime, io trasfigurerei in quella nuvola rossa che non hai copiato.
Lo sai odio, rifuggo e osteggio i soprusi.
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